sabato 14 settembre 2013

La mamma con la gonna

Io non so perché sia nata la gonna.
Lo presumo : un pezzo di tessuto annodato, in grado di riparare il corpo (maschile e femminile).

Non so nemmeno perché nella nostra cultura sia riservato alle donne.

Eppure, la gonna della mamma...

Sto eliminando gran parte degli oggetti in casa, è tutto troppo soffocante,
che ciarpame!

Rimane molto : legno, tessuti naturali, fusa feline, pietre, fruscii di fronde, sabbia, melodie, terra, parole, acqua, aria, Respiro!

Viene rifocillata la voglia di ideare, di mantenere un contatto fisico ed emotivo.

La gonna del titolo è solo un emblema.

Porta con sé le gambe piegate che tendono il tessuto, il tocco materno, la sensazione di quei corpi che si sfiorano e si unisco inglobandola; porta con sé il gioco di un bambino che si alza e si rituffa in questa altalena colorata e nel tintinnio delle coccole.

Quella gonna accoglie in sé l'armonia di questi bambini e il percorso di una donna.

Quella precisa gonna racchiude in sé i pensieri del continuo risveglio di una madre che, nata a 21 anni nell'apoteosi del suo "intellettualismo", ha coinvolto il suo bambino.

Quel bambino è felice, sano, curioso, gioioso grazie alla forza dell'infanzia.
Quel bambino è benevolo, nonostante il percorso intricato e eccessivamente mentale che lo ha accolto.

Quella madre, quel bambino e il fratellino seguitano il loro percorso.
libero, spoglio, vitale, magico

1 commento:

  1. Ehi, bimba bella, sono Debbie ( ti ricordi debbie e le piccole cose), una volta ti feci un commento proprio su quell'intellettualismo del bambino...sapevo che saresti arrivata dove sei ora e ti faccio i miei complimenti per la persona che sei (e sei sempre stata):una intensa, tosta, che le cose le deve vivere, sperimentare in prima persona per arrivare alle proprie conclusioni. Sono felice ora di essere in totale sintonia con te e felice che tu abbia questa indipendenza di pensiero, questa libertà. ti abbraccio!

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